Thina Russo
Si forma tra Foggia, Bari e Roma, dove vive ed opera presso il suo studio in via di Orti Poli, 69.
Espone le sue prime opere in una mostra personale nella Provincia di Foggia, ancora studentessa liceale.
Consegue la laurea in filosofia, indirizzo estetico – pedagogico, all’Università “La Sapienza” di Roma dove studia con personalità come Galante Garroni, Maria Corda Costa, Tullio De Mauro. Nella tesi di laurea espone la sua esperienza sulla connessione fra atto mentale e gesto grafico nell’arte di bambini e ragazzi, relatrice Prof.ssa Maria Corda Costa. Quando è prossima a conseguire la 2^ laurea, in Lettere, deve interrompere gli studi per sostenere gli esami dei concorsi a cattedra.
La sua esperienza professionale inizia come insegnante di Storia dell’Arte.
Vince diversi concorsi a cattedra per l’insegnamento di Arte, Materie Letterarie e Filosofia, ma anche Premi e trofei d’arte.
I primi anni di servizio da docente di Lettere la portano in giro per la Provincia di Roma dove raccoglie una preziosa esperienza professionale ed umana che ne arricchisce la sensibilità artistica e ne intensifica lo spirito di dedizione verso gli studenti. Investe sugli svantaggiati.
Segue le ricerche scientifiche dell’ambito didattico-pedagogico e nel 2008 si specializza quale Mediatrice della Modificabilità Cognitiva Strumentale del Metodo Feuerstein.
Segue con interesse anche le ricerche sui nuovi linguaggi dell’Arte; osserva e studia le culture extraeuropee, le contaminazioni, gli stili, i temi, le tecniche e l’evoluzione dei materiali per l’arte. Confronto, esplorazione e sperimentazione alimentano la sfida dell’artista con se stessa.
Nel 1992, insieme al marito e a pochi amici, fonda l’Associazione Culturale ANEMOS, ente senza scopo di lucro, per promuovere Arte, Musica e Cultura.
Partecipa a numerose mostre collettive.
Nell’esperienza creativa non mancano momenti di crisi espressiva, specialmente quando si interroga sulla morte e sull’adeguatezza del suo creare. Si riconosce nella solitudine dell’artista contemporaneo. Dalla sperimentazione nascono “Croci inutili” e “Speranza”, smalti e polimaterici su polivinilico nero, dove prevalgono il bianco e sagome fluttuanti verso il chiarore della luce.
Di volta in volta i critici hanno colto rimandi al cubismo, al futurismo, al metafisico, al surrealismo, a Cezanne, Picasso, De Chirico, Pollock, Paul Klee, Mondrian, ma è solo un rimando remoto. L’opera trasmette un “moto in continuo divenire che “aggiunge Altro all’Arte in sé” (Mario Salvi).
Nel 2010 riceve dalla Norman Academy, Labor pro Pace, dell’Esimio Ordine dei Cavalieri di Malta, Associazione no profit per la promozione delle arti, delle lettere, delle scienze umanistiche e della difesa dei diritti umani nel mondo, il titolo onorifico di Accademico d’Onore per le qualità morali, civili, etiche e religiose profuse nel suo operato.
Nel Novembre del 2014 fonda, insieme al marito la Fondazione Valerio Marchitelli Onlus che amplia il campo d’azione dell’Associazione Culturale Anemos nella realizzazione del Liceo Musicale dedicato a Valerio Marchitelli, giovane violinista di talento deceduto nel 2010 a 29 anni.
Dal 2020 la presenza delle sue opere è frequente in via Margutta a Roma sia in collettive sia in mostre personali.